Emergenza Goma

Raccolta fondi Emergenza Goma

Dati bancari dell’Associazione Mano Amica onlus, per l’emergenza Goma:

ASSOCIAZIONE MANO AMICA Onlus
IBAN: IT14G0637070720000010000621
BANCA: Cassa di risparmio di Volterra
CAUSALE BONIFICO: Emergenza Goma


 

Carissimi,
a Goma, le cose vanno sempre male. Dei militari fuggendo hanno saccheggiato il nostro Orfanotrofio “Casa Marisa”, prendendo cibo dei notri “Angeli” e il poco materiale che hanno… Per fortuna non hanno fatto del male ai nostri bambini, che sono già abbastanza traumatizzati, perché fuori casa è pieno di morti, lungo le strade… Non so che dire, ne che pensare… Che tristezza!… Solo pregare perché questa guerra assurda finisca al più presto.
Buona giornata.

 

Questa lettera, inviataci direttamente da Goma, indica, più di tutte le altre notizie rintracciabili dal web, quanto la situazione sia molto preoccupante.

Come accadeva settant’anni fa, quando qualcuno decise che esistessero “VITE NON DEGNE DI ESSERE VISSUTE”, lo stesso sta accadendo, per motivi e persone diverse nel cuore dell’Africa, ancora innocenti, come accadeva allora, sono oggetto di massacri e schiavizzazione, donne violentate, bambini uccisi, e uomini, se utili alle causa costretti a lavorare, altrimenti uccisi anch’essi.
Tutto questo non sembra interessare l’opinione pubblica, ne tantomeno le forze militari occidentali presenti a Goma.
Sembra che le “VITE NON DEGNE DI ESSERE VISSUTE” presenti in Africa siano diverse da quelle che furono sterminate in Europa.

Da sempre l’opinione pubblica occidentale è portata a pensare che il popolo Africano sia abituato a soffrire e a morire, e che le incomprensibili guerre di religione e di appartenenza ad una tribù, piuttosto che ad un’altra, siano frutto di un’ignoranza latente insita nel popolo.

Nel caso specifico l’assurda guerra che coinvolge le etnie Hutu e Tutsi, popolazione presente tra il Congo e il Rwanda, ha origini molto lontane, ed è stata contrassegnata dalle colonie Belga e Britannica.
Tuttora le stesse etnie presenti in zona sono sfruttate dalle multinazionali occidentali, le quali hanno lo sfruttamento delle enormi risorse minerarie presenti, e che saccheggiano riducendo in povertà uno dei paesi più ricchi e, allo stesso tempo, più poveri del mondo.