Storia dell’acqua a Casa Marisa
L’acqua, si sa, è fonte di vita e non potrebbe essere altrimenti. Lo è maggior ragione a Kinshasa e a Casa Marisa, dove si è entrati nella stagione secca, quella in cui le piogge diventano una rarità. Già in passato, per ovviare a questo problema abbiamo tentato di pensare ad un approvigionamento diretto.
Il pozzo
Avevamo salutato, nell’ormai lontano agosto del 2014, come un piccolo grande miracolo, l’interessamento della Comunità Europea alla questione acqua. Si tentò di scavare all’interno di Casa Marisa per creare un pozzo che potesse rifornire direttamente il nostro istituto. Un sogno ad occhi aperti, che purtroppo svanì a causa dell’eccessiva durezza delle rocce nel sottosuolo che indusse gli operatori a desistere e a scavare in un altro punto.
L’acqua corrente
Sempre a settembre del 2014, trovammo una soluzione alternativa, riuscendo comunque a garantire l’acqua corrente a Casa Marisa. Attraverso una pompa e un collegamento fatto di tubi sotterranei, riuscimmo nell’intento di portare questa preziosa risorsa nella nostra struttra. Sembrava finalmente fatta: vita migliore, risparmio nelle spese per il suo acquisto, docce libere nella nostra sala polifunzionale, lavanderia a pieno regime, sfruttando questa preziosa risorsa. Sembrava fatta ma… non avevamo fatto i conti con la stagione delle piogge, con precipitazioni così violente in grado di spaccare strada e cancellare le tubature!
L’approvigionamento
E quindi? E quindi nuovamente siamo punto e a capo! L’approvigionamento dell’acqua resta una delle spese che incidono di più sulla gestione mensile di Casa Marisa. Oggi, tutti i giorni, i bambini percorrono diversi chilometri a piedi, ciascuno con la propria tanica, per recuperare l’acqua necessaria alla gestione della giornata.
Si tratta di ben 1.500 litri al giorno!
E in questi giorni in cui le piogge sono rare, anche le docce vengono fatte centellinando le risorse, non con la canna di gomma, ma attraverso dei catini, come si faceva qualche anno fa.
L’acqua serve per:
- bere
- pulire le verdure
- cucinare
- lavare i piatti, le posate e le pentole
- pulire tutta la casa
- lavare i vestiti
- i bagni
- fare la doccia
- ecc.
Acqua e sostegno a distanza
Come potete immaginare sono molteplici gli utilizzi dell’acqua, che rappresenta una delle maggiori spese che stiamo sostenendo. Per questo motivo vi stiamo chiedendo aiuto, anche tramite il progetto del sostegno a distanza.
Tante piccole gocce,
le vostre gocce,
aiuteranno a dissetare questi bimbi!
Tribù del Mondo, da anni, si sta impegnando per garantire a questi bambini l’acqua,
mai come ora, però,
Abbiamo bisogno e hanno bisogno anche del tuo aiuto!