Ciad: sosteniamo l’autosufficienza dei ciadiani

Ciad

Ciad, un sostegno all’agricoltura

E Tribù del Mondo, dopo Congo e Burundi, arriva anche in Ciad.  La nostra associazione accoglie la richiesta d’aiuto arrivata a Trento dal paese subsahariano.

Progetto:  i Ciadiani nutrono i Ciadiani

CiadSi tratta di un progetto nato all’interno dell’ UFA (Unione degli agricoltori africani del Ciad), una startup agroalimentare. Siamo stati coinvolti in questo programma da Karmel Beckoutou Gui, uno dei fondatori di questa società nonché un caro amico che abbiamo conosciuto quando frequentava la facoltà di Economia e commercio a Trento.

Karmel ci spiega che il Ciad importa circa 300.000 tonnellate di cibo ogni anno ed il fabbisogno alimentare interno sta crescendo con la crisi umanitaria in corso, in particolare con l’afflusso di rifugiati sudanesi e gli impatti del cambiamento climatico. Per questo ha pensato che la premessa indispensabile per lo sviluppo del Paese sia un’adeguata produzione agricola.

“Nel 2023 come progetto pilota, abbiamo prodotto riso su 4 ettari utilizzando l’energia solare (pannelli e pompe dell’acqua) in un vasto sito situato a circa 80 Km da N’Djamena, la capitale del sud del Ciad – spiega Karmel -.  A breve si semineranno anche  sesamo, miglio, mais e arachidi.

CiadIl nostro obiettivo principale è raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile  1 e 2  (No Poverty e Zero Hunger), promuovendo l’occupazione femminile e giovanile, sostituendo le importazioni con la produzione agricola locale e riducendo l’impronta ambientale.

Abbiamo già più di 1.000 ettari di paesaggio a nostra disposizione per ampliare questo progetto e replicarlo altrove nelle comunità rurali. Gli ostacoli principali che stiamo incontrando sono che nessuna banca finanzia il settore agricolo e che non abbiamo accesso a tecnologie e macchinari.

Riteniamo che questo progetto sia valido perché intende fornire alla gente del posto gli strumenti e la formazione per avviare un processo di auto-sostentamento e di sviluppo che, una volta avviato, starà a loro proseguire ed estendere”.

 

Il contributo della Tribù

Tribù del Mondo ha quindi deciso di stanziare 2.500 euro, per sotenere questo progetto e contribuire, nel suo piccolo, all’acquisto di tecnologie e macchinari agricoli. Sappiamo che si tratta di un’autentica goccia nel mare, ma per noi è comunque un primo significativo ed economicamente impegnativo passo per avvicinarci alla realtà del Ciad.

Il progetto approda anche in TV

 

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